1grammo di Carbone attivo ha una superficie specifica di 1 campo di calcio di oltre 500m2
Pochi sanno la reale efficacia dei carboni attivi grazie al loro potere adsorbente oltre alla loro elevata porosità
Ad ogni modo puoi approfondire cosa è un carbone attivo direttamente su questo articolo che avevo scritto qualche tempo fa (Leggi qui cosa è un carbone attivo)
Invece questo articolo è un approfondimento sulla parte legata alla porosità del carbone attivo e come funziona
Sapevi che:
1 grammo di Carbone attivo equivale alla superficie che ha 1 campo di calcetto?
Infatti non tutti sanno che il carbone attivo ha una elevatissima superficie specifica che può andare dai 500m² ai 2500m² e questo è dovuto alla sua porosità
Quindi per fare due conti veloci prendiamo come esempio il minimo del valore:
1 gr. di carbone attivo = 500 m² di superficie specifica
1 kg. (1000 gr.) di carbone attivo = 500.000 m² di superficie specifica
10 kg. (10000 gr.) di carbone attivo = 5.000.000 m² di superficie specifica
In genere i carboni sono montati sulle cappe chimiche a ricircolo e forse inizi a comprendere quanto è importante che il carbone sia più grande possibile così da poter adsorbire di più e durare più a lungo
Però non tutte le cappe possono montare carboni troppo grandi perché potrebbero abbassarsi le velocitá di aspirazione frontale e quindi venire meno anche il contenimento di eventuali vapori generati dalle sostanze chimiche manipolate
Poi ci sono assistenze tecniche che per risparmiare non vi montano i carboni esatti e li mette piccolissimi di bassi spessori anche dove sarebbe possibile installarne di più grandi
Non è semplice andare ad alterare le dimensioni dei filtri che sono stati predisposti dai costruttori stessi per vari motivi
Intanto c’è da dire che NON è POSSIBILE IN ALCUN MODO modificare la larghezza e lunghezza dei carboni attivi, quello che si può variare in alcune cappe è solo l’altezza
Infatti non è possibile variare le dimensioni dei carboni attivi perché ogni costruttore ha previsto degli alloggi ben specifici e quindi anche per pochi millimetri si rischia di non riuscire a far entrare un filtro a carboni attivi al posto di un altro
Esempio, un costruttore predispone un filtro a carbone attivo a bordo cappa chimica delle dimensioni 600mm (lunghezza) X 450mm (larghezza) X 100mm(h)
Non è possibile variare la dimensione del carbone attivo dei 600X450 ma potrò variare solo l’altezza e in questo caso abbassarla con spessori di qualsiasi tipo, in genere le più usate nelle cappe chimiche sono:
Carbone attivo con altezza da 30mm
Carbone attivo con altezza di 40mm
Carbone attivo con altezza di 50mm
Carbone attivo con altezza di 60mm
Carbone attivo con altezza di 70mm
Carbone attivo con altezza di 80mm
Carbone attivo con altezza di 90mm
Carbone attivo con altezza di 100mm
Come vedi ti ho riportato alcune delle misure in termini di altezze più usate sui carboni attivi
I costruttori inizialmente prevedono quasi sempre carboni alti 100mm specifici per la sostanza che si è indicata e occhio ad indicare sempre la sostanza corretta che verrà manipolata poi dagli operatori
Spesso questo è uno dei problemi maggiori perché nessuno indica le sostanze corrette e quindi viene sempre installato carbone attivo per solventi
La scelta del carbone attivo è sempre molto complessa soprattutto se pensi di farla da solo e senza competenze
Si rischia molto grosso, soprattutto quando si parla di cappe chimiche a ricircolo denominate (DUCTLESS) che hanno il carbone attivo all’interno con un processo di passaggio di aria attraverso il carbone attivo dove vengono trattenute le sostanze o meglio le molecole delle sostanze
Prima ho parlato della porosità dei cilindretti del carbone attivo e vorrei soffermarmi un pochino su questo allegandoti una foto esplicativa che può sicuramente aiutarti a capire meglio di cosa sto parlando
Questo che vedi in foto è un cilindretto di carbone attivo dove la parte nera è il carbone attivo , i canali bianchi che si ramificano divenendo da più larghi a più stretti è la caratteristica principale di questo specifico materiale che deriva dalle noci di cocco
Le macchiette che vedi di colore grigio sono invece le molecole delle sostanze chimiche adsorbite durante i processi quando all’interno della cappa chimica viene aspirata aria che poi passerà attraverso questo carbone attivo e trattenuto all’interno dei canali
Le cappe chimiche infatti sono l’unico dispositivo di protezione collettiva che può realmente proteggere l’operatore da eventuali rischi di inalazioni di vapori più o meno tossici
Poi ovviamente ci sono anche i DPI ma non sempre sono efficaci soprattutto se non vengono appositamente e specificatamente scelti per la tipologia di lavoro che si esegue
infatti una cosa che noto molto spesso è che questi DPI come i guanti ad esempio, vengono spesso resi standard per tutte le tipologie di lavorazione ma non è così
infatti ci sono moltissime tipologie di guanti, ognuno adeguato alla specifica lavorazione rispetto alle sostanze chimiche utilizzate
Ma torniamo a noi e alla porosità del carbone attivo interno alle cappe chimiche
In questa foto si vede più nello specifico come le molecole delle sostanze chimiche vengono intrappolate nei canali del carbone attivo
Dovresti notare che le molecole molto più piccole vengono intrappolate nella parte dei canali più in profondità e più stretti chiamati “micropori”(da 0Å a 20Å) e quelle più grandi restano più in superficie nei “Mesopori”(dai 20Å ai 500Å) e “Macropori” (più di 500Å)
1 Å = 1 Angstrom = valori piccolissimi di 10-10 metri |
Perchè ti racconto tutto questo?
Semplice, vorrei che tu comprenda quanto sia importante mantenere liberi i pori del carbone attivo affinché possa svolgere il proprio lavoro e trattenere le molecole
Magari qualcosa la sapevi già e online trovi alcuni dettagli sul carbone attivo, sulla sua composizione e caratteristiche tecniche
Ma nessuno ti dice come fare ad evitare l’intasamento del tuo carbone attivo vero?
Devi sapere che è semplicissimo, ti basterà prevedere un prefiltro in poliestere di alta efficienza in grado di trattenere il pulviscolo più sottile affinché il tuo carbone sia tutelato
Infatti la funzione del prefiltro è quella di prefiltrare l’aria in ingresso e preservare i pori dei canali affinché poi le particelle più piccole possano incanalarsi fino ad arrivare nei micropori
Perché è meglio prevenire che i canali si intasino usando un prefiltro?
Perché in questo modo il carbone attivo durerà molto più a lungo!
Pensa che un carbone può variare notevolmente la sua durata in termini di efficacia fino ad arrivare anche a 12 mesi di vita
Questo si può commutare in un risparmio elevato perché il carbone attivo costa moltissimo e anziché sostituirlo una volta l’anno lo dovrai cambiare molto più spesso con costi di migliaia di euro che potresti risparmiarti
Inoltre, se non hai i soldi per cambiare il carbone attivo, continuerai a lavorare senza che il filtro svolga la sua reale funzione
Proprio per questo ti consiglio di cambiare i prefiltri con periodicità, perché prevengono l’intasamento del carbone attivo
Penso che la corretta frequenza sia di almeno ogni mese se fosse possibile, arrivare a 3 o 4 mesi se proprio non possibile e se proprio non hai modo e soldi per farlo con tale periodicità allora non superare almeno i 12 mesi.
Cerca di far coincidere questa sostituzione del prefiltro con il controllo obbligatorio della tua cappa chimica almeno ogni 12 mesi.
Considera anche che in genere i costruttori di cappe chimiche a ricircolo prevedono questi prefiltri in posizioni abbastanza accessibili
quindi vado un po contro i miei stessi interessi ma penso sia corretto dirti che puoi anche pensare di cambiarteli da solo
Se opti per la soluzione economica ed efficace di cambiarti i prefiltri da solo, pensa però alla formazione del personal eche lo dovrà fare, ai DPI necessari e a come eseguire tale incarico perché altrimenti risolvi un problema e te ne crei 10 da solo
Se hai notato, non ti ho menzionato appositamente la possibilità di cambiarti i carboni da solo
Infatti, il carbone attivo inizia ad essere un qualcosa di più particolare e ti sconsiglio di cambiartelo da solo o incaricare personale no qualificato
Questo perché il carbone è molto più delicato ed hai la necessità di interfacciarti con qualcuno che e capisca al fine di consigliarti quale tipologia di carbone adottare, quale dimensione, quale spessore ma soprattutto per quale sostanza dovrà lavorare
Esistono moltissime tipologie di carbone attivo per cappe chimiche quindi occhio
Leggiti l’articolo specifico che avevo scritto e che completa questo così da chiarirti al 100% cosa è un carbone attivo,
(Leggi qui cosa è un carbone attivo)
Capisco che sono molte informazioni ma conviene che ti informi dettagliatamente anche perché se ci pensi, ti basterà fare un’attenta analisi la prima volta per poi avere le indicazioni corrette e poter dare disposizioni corrette
Ad esempio le gare, le richieste di preventivi e capitolati vari sono scritti malissimo, incompleti e chi li legge si rende conto subito che il cliente non è informato e allora vi prenderà in giro come vuole facendo finta di fare il lavoro
Questo approccio di richieste incomplete vi mette a rischio di incappare molto facilmente su aziende poco seire e poco professionali che lavorano solo ed esclusivamente con le gare al ribasso facendo sconti che arrivano al 47% sul prezzo che probabilmente è già errato al principio
Poi quando le gare sono scritte bene e della tipologia di “economicamente più vantaggiose”
In alternativa, puoi qualificare un’azienda seria cercandola online e poi approfondendo la sua reale competenza al fine di affidarti a loro in qualità di esperti
Se sei nel lazio, potresti pensare ad aziende totalmente focalizzate come la Techno srl
www.technocappe.it con il suo sistema www.cappasicura.it
Ti saluto, commenta e condividi questo articolo se lo hai trovato interessante perché anche tuoi collaboratori possono essere interessati credimi
Non esiste questo genere di informazioni e ti ringrazierà di averlo messo in contatto con questi documenti oltre al fatto che in automatico stai tutelando la sua vita
Ciao
Dal Boss delle cappe