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Cappe Chimiche Estrazione Totale (DUCTED)

Carboni attivi cappe chimiche da sostituire o ingerire? quando e perché?

L'URL corto del presente articolo è: https://www.chizard.it/zmc3

Se anche tu hai una cappa chimica con dei carboni attivi all’interno,

non ti sogneresti mai di volerteli mangiare e sicuramente  ti sei posto domande quali:

ma i carboni attivi vanno cambiati? quando? ma soprattutto perché?

Questo articolo potrà aiutarti a fare un pochino di chiarezza su questa tematica molto particolare  del quale pochi ne parlano anche se la presenza appunto dei carboni attivi è veramente diffusissima e spesso gli operatori stessi non sanno neanche di averli o come gestirli.

Ovviamente, stiamo sempre e solo parlando di carboni attivi per cappe chimiche e non cappe da cucina o per altri scopi,

Quindi se usi cappe chimiche , potresti trovarti in due condizioni:

  1. presenza di carboni attivi all’interno di un box filtri idoneo installato in prossimità dell’espulsione dell’aria direttamente all’esterno dell’edificio
  2. presenza di carboni attivi direttamente all’interno della tua cappa chimica o subito sopra mediante un box filtri NON canalizzata all’esterno

Vorrei dirti da subito l’enorme differenza che c’è in termini di sicurezza dei due casi riportati,

se ti trovi nella (  I° ) condizione diciamo che puoi stare un pochino più tranquillo in quanto la tua cappa chimica si identifica come cappa ad estrazione totale appunto ( tecnicamente chiamata cappa chimica DUCTED )

e quindi tutto quello che aspiri sotto cappa viene sparato fuori dall’edificio.

Ovviamente la sostituzione dei filtri a carbone attivo in questo caso è sempre importante perché l’aria esterna  la respiri anche tu oltre che i tuoi colleghi ma ovviamente si diluiscono di molto le concentrazioni una volta che il contaminante si mescola con l’aria.

Se invece ti trovi nella (  II° ) condizione , probabilmente hai una cappa chimica a ricircolo d’aria ( tecnicamente chiamata cappa chimica DUCTLESS )

e ciò significa appunto che l’aria aspirata sul fronte cappe viene poi filtrata dai carboni attivi e rigettata nel laboratorio stesso, ameno che  la cappa chimica non sia stata anche canalizzata all’esterno ovviamente. 

(Accortezza che pochi hanno)

Se il tuo caso appunto è il ricircolo dell’aria nell’ambiente, sei sicuramente nella condizione più pericolosa

e in quanto tale dovrai fare semplicemente più attenzione degli altri e verificare che i tuoi carboni attivi vengano sostituiti con regolarità e la giusta frequenza da personale qualificato in tale manovra ma di questo ne parleremo più avanti.

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=fFfyNLd8byA&width=665&height=374&centervid=1[/embedyt]

Spesso e volentieri il tema di quando cambiare i filtri a carboni attivi o se proprio cambiarli e il perché ovviamente

sono tra le domande più frequenti che un’operatore di cappe chimiche si fa oppure un responsabile prevenzione e protezione e molto spesso girano a me queste domande in quanto purtroppo non esiste nessuna norma attualmente che regolamenta tali tematiche.

Si hai capito bene

NON ESISTE NORMA CHE REGOLAMENTA QUANDO DEVONO ESSERE CAMBIATI I CARBONI ATTIVI

In genere ci sono delle INDICAZIONI da parte dei costruttori che indicano una tempistica standard di circa 1500 h di utilizzo per eseguire la sostituzione dei carboni ma appunto questa è una pura “indicazione

proprio perché la durata dei carboni attivi varia a seconda di moltissime considerazioni che andremo a vedere nel dettaglio.

La definizione esatta di carboni attivi la trovi a questo link di wikipedia e che ti riporto di seguito:

Il carbone attivo è un materiale contenente principalmente carbonio amorfo e avente una struttura altamente porosa ed elevata area specifica (cioè elevata area superficiale per unità di volume).

Grazie all’elevata area specifica il carbone attivo è in grado di trattenere al suo interno molte molecole di altre sostanze, potendo accomodare tali molecole sulla sua estesa area superficiale interna; in altre parole, il carbone attivo è un materiale che presenta elevate capacità adsorbenti.

L’adsorbimento  dal Latino adsorbere , assorbire lentamente, è un fenomeno chimico-fisico che consiste nell’accumulo di una o più sostanze fluide (liquide o gassose) sulla superficie di un condensato ed avviene molto lentamente

Il carbone attivo è utilizzato nell’ambito della filtrazione, purificazione, deodorizzazione e decolorazione di fluidi.

Ho voluto riportare fedelmente la descrizione affinché tu capisca a fondo le caratteristiche dei tuoi carboni attivi, infatti questo assorbire lentamente è un qualcosa che molti sottovalutano e non capiscono a fondo in quanto in una cappa chimica appunto a filtrazione molecolare la velocità dell’aria che attraversa i carboni attivi non può essere troppo veloce in quanto vi è bisogno di un tempo di contatto tra la sostanza manipolata e le molecole del carbone affinché vengano trattenute correttamente quelle sostanze nocive che si vogliono eliminare dall’aria in ambiente.

Cercherò quindi di darti una risposta alle 7 domande seguenti:

  1. Esiste una norma che regolamenta il cambio dei filtri a carboni attivi in una cappa chimica?
  2. Perché cambiare i filtri a carboni attivi in una cappa chimica?
  3. Quando cambiare i filtri a carboni attivi in una cappa chimica?
  4. Quando cambiare i PRE-Filtri in una cappa chimica?
  5. Si può verificare se i carboni attivi sono saturi in una cappa chimica?
  6. I carboni attivi sono tutti uguali o differiscono per tipologia di utilizzo?
  7. Chi può cambiare i filtri a carboni attivi in una cappa chimica?

 

(1)  Esiste una norma che regolamenta il cambio dei filtri a carboni attivi in una cappa chimica?

Come già ho detto prima, purtroppo ti confermo che 

NON ESISTE UNA NORMA

CHE ATTUALMENTE REGOLAMENTA IL CAMBIO DEI FILTRI A CARBONI ATTIVI

Quando si parla di cappe chimiche la EN 14175 è la più conosciuta, ma non viene specificato assolutamente quando cambiare i filtri purtroppo , vengono date solo indicazioni di altro tipo come ad esempio quali caratteristiche strutturali deve avere una cappa chimica ma niente sui filtri a carboni attivi.

Se qualcuno quindi ti ha citato tale normativa come riferimento per farti cambiare i tuoi filtri a carboni attivi, hai preso una bufala mi dispiace.

Ho sentito altri che citano le UNICHIM o le SAMA e anche qui siamo completamente fuori strada perché al massimo troviamo qualche indicazione sulle velocità e anche su questa tematica c’è molto da dire in quanto neanche le velocità sono regolamentate perché molto dipende dalla tipologia di lavorazioni che vengono eseguite sotto cappa, magari poi farò un articolo che parlerà solo di questo.

Puoi sempre smentirmi se vuoi, leggendoti la norma e trovando quello che cerchi oppure continuare a leggere e ragionare con me per arrivare a una soluzione ovviamente.

 

(2) Perché cambiare i filtri a carboni attivi in una cappa chimica?

Ti giro la domanda, perché li hai installati allora? 

Ovvio che se hai previsto di installare dei carboni attivi nella tua cappa chimica , significa che non volevi ingerire quello che manipolavi giusto? 

Ci sarà stata una valutazione iniziale a monte dell’acquisto oppure hai preso una cappa chimica a caso? spero vivamente di no.

Detto questo quindi , proprio per la definizione di “carboni attivi” che ti ho riportato prima e cioè che hanno la caratteristica di essere adsorbenti che vanno sostituiti 

in quanto (SIA CHE UTILIZZI LA CAPPA CHIMICA , SIA CHE NON UTILIZZI LA CAPPA CHIMICA) i carboni attivi all’interno continuano a fare il loro dovere assorbendo tutto quello che possono nell’aria.

Se hai dei carboni attivi sulla tua cappa da cucina , il meccanismo è simile in quanto anche quelli prima o poi dovrai cambiarli soprattutto se la tua cappa non è collegata all’esterno ed essendo spesso molto piccoli si saturano in brevissimo tempo ma soprattutto vengono ostruiti anche dal grasso e lo sporco che ne riducono l’efficacia.

Vuoi un altro esempio?

Se hai una macchina, avrai anche dei filtri abitacolo, generalmente definiti antipolline (anche se un pò riduttivo in quanto tale filtro che ti permette di attivare il ricircolo nella tua auto serve a filtrare molte altre cose come i gas di scarico delle auto.

Pochi sanno che è importantissimo e non gli danno molto peso purtroppo, io ti consiglio anche di sostituirlo con un filtro a carboni attivi se possibile perché allora avrai una protezione completa.

Ad ogni modo, il consiglio per sostituire tale filtro della tua auto è con cadenza annuale o se superi i 15000 km di utilizzo è consigliata la sostituzione,

come vedi in generale parti come queste, soprattutto se si tratta di filtri e prefiltri vanno cambiati e tenuti sotto controllo, non pensare nemmeno di soffiare o lavare questi filtri perché non avrebbero la stessa efficacia e durata soprattutto.

Se non fai il cambio è molto probabile che non stiano svolgendo il loro compito perché saturi e non hanno più il potere di trattenere appunto il polline.

Insomma, ogni volta che ci sono parti deteriorabili , vanno necessariamente sostituite, soprattutto se ne fai un utilizzo giornaliero non trovi? 

 

(3) Quando cambiare i filtri a carboni attivi in una cappa chimica?

Eccoci arrivati a un punto cruciale, domanda da un milione di dollari.

In genere i costruttori indicano una sostituzione dei filtri a carboni attivi almeno una volta ogni 1500 h di utilizzo

facendo un breve calcolo insieme ne deriva che se utilizzi la tua cappa 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì sono in totale 40 ore settimanali

che moltiplicate per 4 settimane ci danno circa 160 ore di utilizzo al mese

ne deriva che in 10 mesi la cappa chimica e quindi i carboni attivi vengono utilizzati per circa 1600 h totali

Ecco perché in genere si dà un’indicazione assolutamente approssimativa sulla durata e cambio dei carboni consigliata ai 12 mesi max.

Ovviamente seguendo lo stesso ragionamento , tu stesso potrai farti i tuoi calcoli e vedere quante ore di utilizzo reali la cappa chimica ha lavorato e tirare le somme.

ATTENZIONE però

perché le considerazioni da fare sono diverse , ti ripeto che le 1500 h intanto sono una pura indicazione e non potrà valere di certo in tutti i casi ovviamente perché ci sono molte altre cose da considerare come ad esempio:

  • è importante valutare anche la dimensione dei tuoi carboni perché ovviamente un filtro molto piccolo probabilmente si potrebbe saturare prima non trovi?
  • altra importante considerazione da fare è la velocità dell’aria che passa attraverso il filtro che può aumentare o accorciare i tempi sia di contatto che di intasamento dei carboni attivi
  • non meno importante invece è il quantitativo di sostanze che tu stesso o i tuoi colleghi manipolate sotto cappa, usare poche gocce di sostanze o litri influisce di molto sulla durata dei carboni attivi
  • i tempi di utilizzo in relazione alle quantità durante le lavorazioni influisce anche negativamente sulla durata dei tuoi carboni attivi
  • l’ambiente in cui si trova la cappa, se molto polveroso o già saturo di altre sostanze non correttamente aspirate accorceranno la vita dei tuoi filtri a carboni attivi ed è assicurato
  • la temperatura all’interno dei locali è un altro fattore da tenere sotto controllo

E potrei continuare ancora ,

ma volevo solo farti capire che è proprio per questa serie di motivazioni che NON ESISTE UNA NORMA CHE POSSA REGOLAMENTARE ed UNIFORMARE per tutte le cappe chimiche i tempi di sostituzione ed è assolutamente corretto che sia così.

Immaginate anche l’errore umano in tutto questo, che spesso è proprio una delle principali cause in quanto tu stesso come operatore potresti , involontariamente ,

rovesciare un flacone sotto cappa che immediatamente potrebbe andare ad intasare di molto i tuoi filtri che cercheranno di adsorbire tutto il possibile ovviamente.

Insomma NON è possibile dare un’indicazione standard per tutti se è questo che cercavi,

prendiamo per buone alcune indicazioni e cerca di rispettare quantomeno quelle , poi il consiglio è quello di accorciare i tempi più che allungarli ma bisogna vedere caso per caso per poter dare qualche indicazione ovviamente.

Quindi ogni 1500 h o 12 mesi può essere una indicazione da seguire anche per avere una cadenza facile ed economica il più possibile ovviamente.

 

(4) Quando cambiare i PRE-Filtri in una cappa chimica?

Se la tua cappa chimica, presenta dei prefiltri e per tali si intende lana in fibra di vetro generalmente bianca o in poliestere, che è posta a monte di tutto il sistema di filtrazione prima che l’aria attraversi i carboni attivi ,

allora l’indicazione dei costruttori in genere è di cambiarli (non soffiarli o lavarli) ogni 500 h

Anche qui si tratta sempre di un’indicazione ovviamente per tutte le considerazioni fatte per i carboni attivi ma ad ogni modo devi capirne il funzionamento in quanto sono posti prima dei carboni attivi proprio perché hanno la funzione di filtrare l’aria dal pulviscolo che c’è nel tuo laboratorio evitando che gli spazi del carbone vengano ostruiti non permettendogli così di svolgere il loro compito.

In genere anche qui si prende in considerazione di sostituirli almeno una volta l’anno o sicuramente ogni volta che vengono sostituiti i carboni attivi proprio per ristabilire un processo di filtrazione quanto più efficace possibile.

 

(5) Si può verificare se i carboni attivi sono saturi in una cappa chimica?

La risposta è assolutamente si

Al contrario di quello che molti pensano o sanno, ci sono diversi sistemi per poter verificare se un carbone attivo è saturo oppure no e alcuni dei quali possono essere utilizzati anche dagli operatori stessi in quanto esistono in commercio dei kit proprio per tali test mediante delle fiale anche se l’attendibilità non è al 100%

E’ possibile anche misurare l’eventuale saturazione mediante strumentazione ovviamente.

Ad esempio si può utilizzare un fotoionizzatore portatile che mediante una libreria interna di gas e attraverso la misurazione dei ppm in espulsione di un filtro a carboni attivi può darci un’indicazione di saturazione dello stesso,

tale verifica ovviamente ha un costo visto che uno strumento professionale e affidabile può costare anche 10000  euro senza problemi. 

Ci sono anche strumenti specifici per rilevare determinate sostanze come la formaldeide , insomma gli strumenti per verificare la saturazione ci sono ovviamente ma i costi anche quindi a voi la scelta.

Detto questo però mi preme dirti anche che c’è un rovescio della medaglia in tali prove in quanto , sempre per tutte le considerazioni fatte al punto ( 3 ) è possibile soltanto fare una fotografia del grado di saturazione dei propri filtri e non di certo stabilirne i tempi di sostituzione veri e propri da mantenere nel tempo.

Cosa voglio dire?

Semplicemente che per avere una visione più ampia anche se ugualmente approssimativa dei tuoi carboni attivi dovresti monitorarli frequentemente ( settimanalmente e mensilmente) al fine di poter stabilire bene in quanto tempo si siano saturati avendo un’indicazione quanto più precisa in merito.

Dovrai tenere conto anche di quante sostanze hai usato e quanto tempo hai usato la tua cappa chimica al fine di doverti tarare sulle stesse metodiche di utilizzo nel tempo se vorrai mantenere fedele la data di scadenza dei tuoi filtri, ovviamente stò dicendo un’eresia

perché a nessuno è dato sapere quanto lavorerà la tua cappa chimica nell’anno e quindi torniamo a quanto detto in precedenza e cioè che puoi solo fare delle considerazioni in merito alla sostituzione.

Ovviamente aver eseguito un monitoraggio di questo tipo almeno una volta potrebbe essere un punto di partenza interessante per poter dare delle indicazioni per la sostituzione ma ovviamente tale processo è costosissimo

motivo per il quale in genere si fa prima a sostituire direttamente i carboni attivi piuttosto che eseguire una prova che ha un costo simile.

Ci sono aziende costruttrici come la ERLAB ad esempio che chiedono ai loro clienti di compilare un formulario chiamato (Vality quest) proprio per avere tutte queste informazioni dal cliente:

  • sostanze manipolate
  • quantità
  • frequenza utilizzo
  • frequenza orario, giornaliera, settimanale, mensile
  • ecc ecc

proprio per cercare di dare qualche indicazione più precisa ai propri clienti ma lascia sempre il tempo che trova ovviamente.

Spero di averti risposto adeguatamente e aver chiarito i tuoi dubbi su tale tematica visto che è una domanda molto frequente che mi viene posta.

 

(6) I carboni attivi sono tutti uguali o differiscono per tipologia di utilizzo?

Eccoci arrivati al cuore dell’articolo, 

spesso molti non sanno che i carboni attivi NON sono tutti uguali e differiscono l’uno dall’altro

E’ un pò come parlare di cioccolata, è tutta uguale? 

Assolutamente no, ci sono tantissime tipologie e soprattutto tantissime qualità ed ecco perché anche qui con i carboni attivi c’è lo stesso discorso.

Intanto devi sapere che generalmente molte assistenze tecniche sfruttano proprio questa ignoranza dei propri clienti 

sostituendo carbone attivo generico anziché quello specifico per le sostanze manipolate.

Sempre che non siate capitati con i peggiori, che magari comprano anche carboni rigenerati anziché freschi con una durata che si accorcia notevolmente.

E’ quindi importante che tu sappia quali carboni attivi ti stanno sostituendo e se te li stanno sostituendo veramente, a seconda della tipologia di sostanze che manipoli sotto la tua cappa chimica:

 ESISTONO CARBONI BASE:

carboni attivi base

se ad esempio usi la tua cappa chimica per manipolare solventi in genere allora

potrai montare dei filtri a carboni attivi generici appunto per ( SOLVENTI)

 

 

 

 

 

ESISTONO CARBONI ATTIVI IMPREGNATI CHIMICAMENTE:

carboni attivi impregnati

se invece usi la tua cappa chimica per ammoniaca? ovviamente filtri a carboni attivi per (AMMONIACA)

e se usi la cappa per formaldeide? idem, dovranno montarti filtri a carboni attivi per ( FORMALDEIDE)

uguale se manipoli gas radioattivi, dovrai sostituire carboni attivi ( per RADIOATTIVI)  impregnati con ioduro di potassio, usati prevalentemente proprio per la rimozione di contaminanti in gas radioattivi, idonei in particolare per la rimozione dello iodio 131.

 

Ovviamente la differenza principale stà nel prezzo, un carbone per solventi in genere costa anche 4 volte meno di un carbone specifico per FORMALDEIDE cancerogena e questo permette agli sciacalli di aggiudicarsi ad esempio le gare al ribasso che tu stesso hai scelto.

Come si dice, ognuno raccoglie quello che semina non trovi?

Mi dispiace ma se tu e i tuoi colleghi non siete molto attenti, rischiate di prendere delle grosse fregature e non solo economiche , infatti qui stiamo parlando di qualità dell’aria e del rispetto della vita degli operatori delle cappe chimiche.

Da adesso in poi, fai più attenzione a quello che ti propongono nelle offerte, ad esempio noi nelle nostre offerte inseriamo sempre quale tipologia di carbone attivo verrà offerto e che verrà montato su ogni cappa specifica.

Ovviamente per poter fare questo, facciamo sempre un sopralluogo che in genere è diretto a chiedere agli operatori stessi quali sostanze manipolano principalmente e in prevalenza sotto le loro cappe così da sapere quale carbone attivo offrire.

Questo purtroppo non lo fanno in molti perché dispendioso e perché vorrebbe dire essere corretti con i propri clienti.

 L’unica arma che hai è l’informazione e la formazione, sfruttala al meglio e circondati di fornitori corretti per tutelare te stesso e i tuoi collaboratori.

(7) Chi può cambiare i filtri a carboni attivi in una cappa chimica?

Apparentemente sembra tutto molto facile e spesso la scelta è quella di cambiarseli da soli o farli cambiare al manutentore tutto fare della propria struttura.

Questa però non è assolutamente la scelta più consigliata perché perdereste intanto la possibilità di avere qualcuno con il quale confrontarvi e chiedere un parere proprio per tutte le considerazioni che abbiamo fatto sopra e poi perché è anche pericoloso sia per le persone che eseguono la sostituzione sia per voi che poi dovrete rimanere in quell’ambiente a lavorare.

Il consiglio è quello di spendere un pò di energie e risorse per identificare la corretta assistenza tecnica al quale affidarsi 

dopodiché sarà tutto più semplice perché starete più sereni nel sentirvi supportati da qualcuno esperto.

Ecco appunto, Esperto

è importante che venga identificata un’assistenza che abbia una cultura su tali tematiche e visto che parliamo di cappe chimiche che sia specializzata in controlli e validazioni di cappe chimiche appunto e non che si sia improvvisata e che faccia di tutto e di più.

Se ti stai chiedendo come potrai mai tu capire a chi affidarti , ti ricordo che nella home sul lato destro hai la possibilità di scaricarti una semplice guida ricchissima di informazioni che ti darà la possibilità di avere qualche strumento in più per cercarti la tua assistenza tecnica o se già la hai di confrontarla con qualche nozione in più.

Ti basterà inserire una mail e scaricartela immediatamente.

Detto questo, ti stavo accennando al fatto che è pericoloso far sostituire i carboni attivi a chi non ha una delicatezza in tale materia perché è pressochè inevitabile già con la dovuta accortezza evitare che si disperdano delle polveri nell’aria già solo per come sono costruite concettualmente la maggior parte delle cappe.

Ecco perché si consiglia sempre un box a carboni attivi sul tetto piuttosto che dentro il laboratorio così da evitare che tali polveri di carbone impregnato e contaminato vada in giro per l’ambiente a fare più danni che se non venisse sostituito proprio.

Come si dice a Roma, se hai fatto 30 fai anche 31 no? 

Hai fatto tutte le tue considerazioni del caso, hai deciso di cambiare i filtri a carboni attivi , affidarti a un’assistenza tecnica di cappe chimiche valida e preparata mi sembra quantomeno scontato e funzionale.

Spesso la scelta ricade su chi si occupa della manutenzione dell’impianto dell’aria e del condizionamento, ti posso assicurare che non hanno la sensibilità già per loro stessi perché non hanno la reale percezione

di quello che stanno andando a manutenere.

Se sapessero realmente che i carboni attivi che stanno sostituendo, ad esempio sono impregnati di Formaldeide che ormai è stata classificata CANCEROGENA, scapperebbero a gambe levate in quanto non hanno proprio i dispositivi di protezione individuale adeguati ovviamente.

E di chi sarebbe la colpa di eventuali persone che si dovessero ammalare?

Sempre la vostra, perché non avete scelto correttamente un’assistenza specifica e anche perché non avete reso edotto tale personale della pericolosità di tale lavorazione.

In ultimo ovviamente, tali polveri chissà che fine faranno??? 

 

Dedica un pò di tempo a scegliere un’assistenza certificata ma soprattutto seria e qualificata 

se vuoi rispettare te stesso, i tuoi colleghi e la tua famiglia.

Se sei nel LAZIO puoi contattare me o la mia azienda e sarò lieto di aiutarti ( www.technosrl.it)

 

grazie per aver letto il mio articolo, se pensi sia illuminante anche per altri e possa aiutare qualche tuo collega, invitalo a leggerlo, condividilo e commentalo direttamente qui dandomi anche consigli su altre tematiche che vorresti trattare.

buon proseguo 

Fabrizio CirilloTorna inizio pagina

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