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Cappe Chimiche Estrazione Totale (DUCTED)

Cappa laboratorio come un ripostiglio? Scopri 7 pericoli nascosti e come prevenirli!

L'URL corto del presente articolo è: https://www.chizard.it/np9o

Oggi sono qui per parlarti della cappa laboratorio utilizzata come un ripostiglio dagli operatori.

No non sto scherzando!
Sembra una presa in giro è vero!

Ahimè è brutto dirlo ma le cappe chimiche e biologiche, ovvero i dispositivi di protezione collettiva, vengono ancora utilizzati come dei veri e propri ripostigli.
Che cosa intendo con questa espressione?

Vuol dire che le cappe laboratorio vengono usate per posizionarvi dentro piastre piuttosto che quantità industriali di pipette, ampolle, boccette varie, flaconi vuoti e pieni, barattoli di tutte le forme e dimensioni oltre che strumentazioni in disuso ovviamente e chi più ne ha più ne metta.
La cappa laboratorio viene utilizzata per qualsiasi scopo e soltanto in ultimo si pensa di poterle utilizzare veramente come dei dispositivi di protezione collettiva quali sono!

Questo può dar vita ad una serie di notevoli difficoltà e problematiche di vario tipo ovviamente.
Devi infatti sapere che quando il costruttore l’ ha realizzata non ha pensato alle tue problematiche di spazio nel laboratorio ma soltanto alla tua sicurezza durante le fasi del tuo lavoro quotidiano.

Altrimenti ti avrebbe venduto un armadio a tale scopo non credi?

E’ bene che tu sappia queste cose perché tutto ciò che inserisci nella cappa al di fuori di quello che è strettamente necessario per le tue manipolazioni potrebbe andare ad alterare la funzionalità del tuo dispositivo di protezione collettiva.
Questo è difficilissimo da vedere a occhio nudo e purtroppo si pensa che se si sta davanti ad una cappa o si lavora dentro di essa si è tutelati e che venga tutelato anche il prodotto nel caso delle cappe biologiche.
Beh fatti dire che non è così al 100%,
quindi ti invito a fare molta attenzione e a utilizzare una cappa quanto più sgombra possibile poiché ciò ti aiuta e agevola la manipolazione,
inoltre ti evita notevoli rischi e la contaminazione di quello che può essere il prodotto che devi manipolare.

Sono molteplici i problemi che possono sorgere quando decidi di riempire di ingombri inutili la tua cappa , ad esempio: 

  1. Azione germicida con i NEON UV inefficace in cappe biologiche
  2. Strumenti ingombranti portano problemi di aspirazione delle cappe chimiche
  3. Flusso laminare verticale (FLV) compromesso nelle cappe biohazard
  4. Barriera frontale inesistente per le cappe biologiche
  5. Rischio di respirare vapori tossici nelle cappe chimiche
  6. Pericolo di rovesciare sostanze nocive nelle cappe chimiche
  7. Rottura di schede e motori per sforzi eccessivi cappe laboratorio

 

(1) Azione germicida con i NEON UV inefficace in cappe biologiche

Possiamo riprendere una difficoltà che abbiamo già affrontato in un articolo precedente (leggi qui), essa è legata all’utilizzo dei neon UV in cappa biologica.
Perché proprio questo esempio? Vediamolo insieme.

Se si lasciano dentro la cappa biohazard molti oggetti,
nel momento in cui vai ad accendere gli UV della tua cappa biologica potresti avere una falsa percezione di avvenuta sterilizzazione interna.

Infatti gli UV di una cappa biologica funzionano solo a contatto con la superficie da decontaminare, quindi tutti quegli oggetti presenti nella cappa che hai lasciato magari per pigrizia così da trovarteli il giorno seguente pronti all’uso,

vanno a creare dell’ ombra

sappi che quando c’è ombra l’UV non sta funzionando perché viene a mancare il contatto tra la luce che viene raggiata e quella che è la superficie da decontaminare.

(2) Strumenti ingombranti portano problemi di aspirazione delle cappe chimiche

Un altro problema che si riscontra spesso sono i problemi di aspirazione di una cappa chimica sempre dovuto ad eccessivi ingombri nella cappa come ad esempio l’utilizzo di strumentazioni molto grandi…

Se hai proprio la necessità , e questo succede spesso nelle cappe chimiche,

di inserire delle strumentazioni molto ingombranti

quanto meno cerca di far entrare tutto lo strumento dentro la cappa e non lasciare che sporga perché altrimenti poi non potrai neanche abbassare il vetro frontale ovviamente.

Ma facciamo l’ipotesi che sei riuscito ad inserire lo strumento all’ interno della tua cappa, quello che devi fare immediatamente è di alzare lo strumento. 

Che significa alzare lo strumento in una cappa chimica da laboratorio?

Vuol dire che devi mettere dei piedini alla base dello strumento che permettono all’ aria di passare anche sotto di esso, altrimenti quando accendi la tua cappa potresti avere grossi problemi di aspirazione sin da subito

in quanto l’aria trova un ostacolo sul fronte non riuscendo a passare e questo genera dei vortici che possono portare a delle difficoltà nel trattenere i vapori generati con conseguente rischio per te di respirare quello che viene manipolato sotto cappa.

La cappa chimica è strutturata proprio per contenere le sostanze chimiche , altrimenti non ha proprio senso che la utilizzi non trovi?

 

(3) Flusso laminare verticale (FLV) compromesso nelle cappe biohazard

Un altro problema che può esserci sulle cappe biohazard dovuto a questi ingombri è la perdita dei flussi laminari appunto.

Questo perché in queste cappe devono esserci dei flussi laminari più verticali possibili che fuoriescono dal filtro HEPA principale posto sopra il piano di lavoro andandosi ad incanalare nei forellini del piano.

Questi filetti di flusso sono gli autori della sterilità della zona di lavoro dove tu manipoli i tuoi prodotti in quanto evitano la contaminazione da parte dell’esterno , oltre che proteggere te da eventuali rischi biologici ovviamente.

Da questo punto di vista se vai ad occludere tutti questi forellini con oggetti di vario tipo che poi neanche ti servono nell’immediatezza , questo funzionamento potrebbe essere compromesso.

Ora non voglio dire che per forza di cose è sempre così, magari la cappa sta funzionando male,
ma con un po’ di esperienza ti posso tranquillamente dire che probabilmente l’errore umano è la componente che per l’80/90% porta la contaminazione in una cappa sterile.

Devi immaginare che la tua cappa è realmente un luogo sterile , molto più sterile di una sala operatoria per intenderci 

ma di gran lunga di più in quanto eseguendo una verifica contaparticellare per ricercare particelle piccolissime in genere sono quasi pari a zero.

Se la stessa prova la esegui in un ufficio ad esempio , rimarresti scandalizzato da quello che leggeresti in quanto vengono contate miliardi di particelle, devi sapere che tu stesso durante una manipolazione rischi di contaminare tutto con le tue particelle

 

 

(4) Barriera frontale inesistente per le cappe biologiche

Altro problema quando vai a riempire la tua cappa di materiali come ad esempio anche fogli di carta che posizioni sulle griglie frontali piuttosto che oggettistica varia, crei moltissimi problemi al buon funzionamento della tua cappa biologica.

Infatti dovresti sapere che in genere le cappe classificate in CLASSE II 

hanno una protezione sul fronte cappa, che in gergo tecnico si chiama “barriera frontale di protezione operatore”

Questa barriera d’aria ovviamente, serve a evitare che del contaminante esterno vada a compromettere la zona di lavoro sterile in cui stai manipolando oltre che a proteggere l’operatore da eventuali fuoriuscite di contaminante.

Sei sicuro che alterando il buon funzionamento della cappa laboratorio inserendo un sacco di oggetti ,  tu sia in una botte di ferro?

Se già ti è capitato di trovare della contaminazione nella tua cappa o nel tuo operato e non riesci a capire come mai, una delle cause potrebbe essere proprio questa.

Fossi io, eviterei sinceramente.

Ti consiglio quindi di lavorare solo con lo stretto necessario se vuoi usare il dispositivo di protezione collettiva per come è stato progettato.

 

 

(5) Rischio di respirare vapori tossici nelle cappe chimiche

Bhè come sempre , quando si parla di cappa chimica ciccia fuori il rischio di inalare vapori tossici e non di certo aria del monte bianco non trovi?

Anche in questo caso, il tuo essere pigro

si perchè di questo che spesso si tratta purtroppo

mette a rischio te stesso e chi ti circonda e non è per niente giusto non credi?

Per quale motivo usi la cappa chimica come un ripostiglio ? 

Forse non lo hai a casa e quindi devi sfogarti nel tuo laboratorio??

Perdona la mia provocazione, non voglio mancarti di rispetto ma vorrei farti solo ragionare sul fatto che se sei uno di quelli che lavora con una cappa chimica piena come un uovo allora lasciati dire che 

STAI SBAGLIANDO nell’utilizzo della tua cappa laboratorio

Purtroppo quando riempi la tua cappa di tante boccette e boccettine , strumenti , secchi e chi più ne ha più ne metta…

Stai compromettendo il buon funzionamento del tuo dispositivo di protezione collettiva e quindi stai mettendo a rischio la tua sicurezza in quanto potresti respirare dei vapori tossici.

Devi sapere infatti che si possono creare dei vortici in corrispondenza degli oggetti che hai sotto cappa  e spesso aumentare la velocità oltre il limite non è una soluzione credimi

perché l’aria al contrario potrebbe anche fuoriuscire in alcuni casi.

Ti consiglio di regolare sempre la velocità di aspirazione della tua cappa secondo la tipologia di manipolazione che devi svolgere perché non esiste un vero e proprio standard nelle cappe chimiche.

Se poi tu non aiuti lasciando anche degli ingombri allora non hai molte speranze di tutelarti purtroppo.

 

 

(6) Pericolo di rovesciare sostanze nocive nelle cappe chimiche

Questo purtroppo capita di frequente, 

quando posizioni una miriade di flaconi, boccette di vetro o altro potresti inavvertitamente farne cadere una

potresti anche tagliarti o far cadere una boccetta fuori dalla cappa dove non vi è contenimento alcuno e rischiare di inalare i vapori o di intossicare anche i tuoi collaboratori.

Ora , se fai parte dell’impresa Bin Laden non ci sono problemi

ma se non vuoi fare del male a nessuno , allora ti conviene prevenire e non curare.

Lascia il piano di lavoro sgombero per te e per gli altri, se hai qualche collega cocciuto che proprio non ne vuole sapere

il consiglio è quello di segnalarlo a chi di competenza perché la sicurezza deve venire prima di tutto.

 

 

(7) Rottura di schede e motori per sforzi eccessivi cappa laboratorio

In ultimo vorrei dirti anche che quando lasci molti ingombri nella tua cappa , la costringi anche ad andare sotto sforzo sicuramente.

Ora non voglio stare qui a dirti che rischi una rottura immediata di scheda o motore

ma nel tempo, con il passare degli anni, sicuramente stai contribuendo ad accorciare la vita del tuo DPC.

Oltretutto anche i consumi energetici aumentano e la rumorosità.

 

 

Con questo è tutto , spero di averti aiutato in qualche modo

quindi ti chiedo di aiutarmi facendomi sapere il tuo pensiero e condividendo questo articolo con i tuoi colleghi.

 

E’ molto diffusa una ignoranza nell’utilizzo al meglio delle cappe da laboratorio quindi condividi.

 

Ciao a presto

Fabrizio

 

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