Dimostrazione dell’efficacia di un Neon UV Battericida a contatto diretto con le superfici in una cappa a flusso laminare
Un test di laboratorio sull’efficacia di un NEON UV BATTERICIDA vale più di 1000 parole!
E’ da tempo che scrivo e riscrivo che i Neon uv battericida interni alle cappe a flusso laminare sono efficaci solo ed esclusivamente se vi è un contatto diretto con le superfici trattate e non che non sono efficaci
Specifico questo perché delle volte alcuni mi hanno scritto dicendomi che dicevo cose inesatte
In realtà non hanno letto a fondo i miei articoli perché da nessuna parte mi permetto di scrivere che i neon uv battericida non sono efficaci, sconsiglio l’impiego ma non che non sono efficaci
Scrivo in realtà che vanno usati per un lasso di tempo limitato e che agiscono solo se direttamente a contatto delle superfici interni in una cappa a flusso laminare
Non sono un fautore del Neon Uv battericida perché purtroppo rischia di dare una falsa percezione di una decontaminazione interna alla cappa quando si lasciano piastre, portaprovette o ingombri di vario tipo che creano una zona d’ombra nel quale è inefficace purtroppo
Ma in realtà dove il neon uv battericida riesce ad avere un’azione diretta senza ombre, è molto efficace
Per definizione il neon uv battericida anche chiamato in vari altri modi come neon uv germicida o semplicemente lampada germicida
è un tipo particolare di lampada che produce la luce ultravioletta definita UV-C.
Questa luce ultravioletta a lunghezza d’onda corta agisce sul DNA creando dei dimeri di timina, portando alla morte della cellula.
È efficace contro una grandissima quantità di virus, batteri e altri microorganismi. (Luce Germicida – Fonte wikipedia)
Da qui ne deriva la sua efficacia sui microrganismi
Ecco perché ho chiesto alla
Dott.ssa Murgia Lorenza
MSc, PhD student
Dipartimento di Scienze
Università degli Studi Roma Tre
viale Guglielmo Marconi 446, di Roma
di eseguire dei test con i Neon uv battericida accesi contaminando di proposito sia il pianale della sua cappa biohazard che le pareti laterali in zone in cui i raggi del neon uv battericida potessero arrivare senza problemi
Di seguito ti riporto la versione integrale del piccolo test eseguito dalla Dott.ssa Murgia
che ringrazio personalmente per il supporto e l’interesse dimostrato
Prova del 13/12/2017
Protocollo
- Posizionamento del neon uv battericida all’interno della cappa
- Delimitazione di 6 aree 10cm x 10cm (conforme alla normativa per le analisi delle superfici Reg(CE) n 2073/2005), due nella zona centrale della cappa (sul piano di lavoro), due nella zona laterale della cappa, due sulla parete destra della cappa.
Ciascuna area è stata contaminata con un ceppo batterico.- Contaminazione delle aree delimitate nelle tre zone della cappa con batterio Escherichia coli o Staphylococcus aureus mediante tampone sterile immerso in brodocoltura o.n. (concentrazione circa 10⁸ CFU/ml)
- Accensione del neon uv battericida per 45 minuti
- Dopo 45 minuti prelievo mediante tampone sterile inumidito con acqua sterile delle aree contaminate e trasferimento su piastre selettive MacConkey per coli e Baird Parker Agar per S. aureus mediante spatolamento
- Incubazione per 72h a 37°C
Allestimento protocollo sperimentale
– Fotografie realizzate durante i test dalla Dott.ssa Murgia –
Risultati
Al termine dell’incubazione non è stata evidenziata crescita batterica da parte di entrambi i ceppi utilizzati per la contaminazione.
I risultati che abbiamo avuto costituiscono un test pilota, poiché sono basati su due soli ceppi batterici molto comuni e nessun virus, quindi sono ovviamente promettenti e suggeriscono l’efficacia dei neon ma non sono ovviamente sufficienti per fare affermazioni certe.
Di seguito una foto dei risultati della semina su piastra di S. aureus.
Anche se non sono riportate immagini, gli stessi risultati di assenza di crescita sono stati ottenuti non solo x S. aureus ma anche per E. coli, quindi l’efficacia dei neon in questo test pilota è stata confermata per entrambi i batteri.
Non si evidenziano colonie in nessuna delle piastre relative alle tre aree di contaminazione.
Dott.ssa Murgia Lorenza
Ed ecco quindi, come volevasi dimostrare, i neon uv battericida riescono a svolgere la loro funzione battericida come tutti sappiamo
N.B. non dimenticarti però che l’efficacia di un neon uv battericida c’è solo ed esclusivamente se la luce riesce ad avere un contatto diretto con le superfici trattate e man mano che ci allontaniamo dal neon l’efficacia diminuisce
Quindi sotto il pianale di lavoro giusto per fare un esempio, non avverrà l’azione battericida ma dovrai impiegare del disinfettante e farlo manualmente
La stessa cosa accade all’interno del vano in cui si trovano i filtri o il motore della cappa ma anche nelle griglie di ripresa dell’aria che non vengono irradiate
Se vuoi ottenere una disinfezione totale della tua cappa puoi contattarci e porteremo a un punto zero il tuo DPC grazie a processi sia manuali che di vaporizzazione del disinfettante umonium38 che noi impieghiamo per tale servizio
Il risultato è sbalorditivo e possiamo raggiungere punti che è impossibile per te raggiungere manualmente ma anche per il neon uv battericida
Quindi se hai problemi di contaminazione dei filtri hepa ma anche degli incubatori o in generale riscontri questa contaminazione crociata, noi possiamo aiutarti
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Ma torniamo a noi perché una cosa che ci tengo a sottolineare che magari ti è sfuggita è il tempo di utilizzo del neon uv battericida
Se leggi la relazione della Dott.ssa Murgia, ha eseguito il campionamento post utilizzo dopo circa 45 minuti di impiego degli stessi
Dimostrandone l’efficacia
Mi spieghi quindi perché i neon uv battericida vengono lasciati accesi un’intera notte e spenti la mattina seguente?
immagino avrai capito che non serve a nulla e anzi porta una serie di problematiche tecniche nonché rischi per la sicurezza non indifferenti
Se ti sei perso l’articolo principale che ho scritto sui neon uv battericida utilizzata in una cappa biohazard lo puoi trovare al seguente link:
https://www.chizard.it/neon-uv-germicida-cappa-biologica-soluzione-o-problema-scopri-finalmente-come-tutelare-te-stesso/
All’interno di questo articolo troverai la risposta a 10 domande più frequenti che vengono fatte sui neon uv battericida e magari potrai trarne un vantaggio anche tu
Ti consiglio di leggere il punto n° 5 in cui riporto le principali difficoltà causate dall’utilizzo prolungato dei neon uv battericida come ad esempio:
- Usura degli UV stessi
- Usura dei filtri Hepa all’interno della cappa
- Rischio che passanti inconsapevoli vengano a contatto con gli UV (ferendosi)
- Consumo energetico inutile
inoltre vi sono dei rischi per il personale esposto soprattutto se non si dispone di dispositivi di protezione collettiva con vetri schermati e le lampade vengono lasciate accese durante la routine lavorativa
Sempre citando come fonte Wikipedia, la luce UV con lunghezza d’onda corta è pericolosa per l’uomo.
Oltre a causare scottature e, col tempo, il cancro della pelle, questa luce può produrre infiammazioni della cornea dell’occhio estremamente dolorose, che possono portare alla temporanea o permanente diminuzione della vista. Può inoltre danneggiare la retina dell’occhio.
Per questa ragione, la luce prodotta da una lampada germicida deve essere attentamente schermata contro la visione diretta, la riflessione, e la dispersione, che potrebbero entrare nel campo visivo degli operatori.
Per questi motivi e molti altri io ne sconsiglio l’utilizzo o quantomeno consiglio di apprendere l’informazione sul corretto utilizzo di un uv battericida prima di utilizzarlo in modo errato
Spero che questo piccolo articolo ti possa essere stato utile fornendoti degli spunti validi per migliorare il tuo prezioso lavoro
Ti saluto e ti ricordo che puoi trovare delle informazioni valide anche sui video del canale youtube di chizard che trovi a questo link: www.youtube.com/c/ChizardIt
Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui dovrai stare
ciao
Fabrizio Cirillo
Il Boss delle Cappe