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Verifica periodica di una cappa chimica

Scopri in cosa consiste e come si esegue il “Face Velocity Test”​ su una cappa chimica evitando di incappare in finti tecnici non qualificati

L'URL corto del presente articolo è: https://www.chizard.it/5b44

Scopo del test:

Verifica della velocità di aspirazione frontale della cappa chimica che prevede l’esecuzione di una serie di misurazioni eseguite con sonda anemometrica, possibilmente a filo caldo.

Tale verifica permette all’operatore di valutare il reale stato della cappa ed il suo contenimento interno dei vapori delle sostanze chimiche così da salvaguardare la sicurezza degli operatori utilizzatori.

Metodo di esecuzione:

Mediante l’impiego dell’anemometro, tutte le misurazioni vanno eseguite sul fronte della cappa chimica (Inner Measurement Plane) ai nodi di un reticolo costituito dall’intersezione di un minimo di tre linee orizzontali e tre linee verticali.

Non come alcuni improvvisati che disegnano uno scarabocchio sul foglio excel buttando dei punti a caso in cui vengono eseguite le verifiche.

La norma è molto specifica su questo e dà delle corrette indicazioni da seguire.

Bisogna infatti tenere in considerazione che la distanza massima tra due direttrici parallele consecutive non può eccedere i 400 mm. Le direttrici più esterne del reticolo (sia orizzontali che verticali) devono essere posizionate a una distanza di 100 mm dai bordi interni del DPC.

Le misurazioni devono essere eseguite con un’apertura del SASH (Vetro frontale di una cappa chimica) pari a 500 mm (UNI EN 14175 e UNI/TS 11710). Le misurazioni possono essere eseguite anche ad una quota di apertura del SASH pari a 400 mm o comunque in funzione delle specifiche di utilizzo dell’operatore o delle disposizioni contenute nel manuale del fornitore.

L’anemometro utilizzato deve avere una frequenza di acquisizione dati pari almeno a un secondo, ciascuna prova deve essere eseguita su una base temporale minima di 60 secondi (cfr. UNI EN14175).

In realtà la norma tecnica dice che sarebbe meglio eseguire in contemporanea la prova su tutti i punti contemporaneamente sul fronte della cappa chimica.

Ma ti dico anche che non serve a nulla ed è solo una manovra inserita da parte di un’azienda di assistenza tecnica che siede all’interno e si organizza le cose a proprio piacimento per cercare di escludere le altre aziende di assistenza quando ci sono le gare pubbliche.

Come ti dicevo, non serve a nulla prendere contemporaneamente tutti i punti in un solo colpo se non a risparmiare tempo a chi fa le verifiche.

Inoltre credo che sia proprio deleterio e troppo standardizzata questa prassi al punto che il tecnico non avrebbe più la possibilità di approfondire il punto singolo in caso di necessità

Ad esempio, sta eseguendo le prove punto per punto e ad un tratto si rende conto che ci sono delle turbolenze o abbassamento di velocità in un dato punto, ecco che cercherà di capirne la motivazione.

Invece con il sistema di verifica contestuale su tutti i punti, i valori vengono analizzati dal software che poi in seguito dirà se la prova è superata o meno come media delle velocità riscontrate.

Quindi non è sbagliato e ti ricordo sempre che si tratta di una norma tecnica quindi per chi si permette di dire che verificare la cappa puntualmente non è a norma, rispondo che è il cliente a decidere cosa è meglio per lui e a valutarne realmente i benefici.

Perché la norma tecnica è una sorta di indicazione al fine di capire come verificare una cappa chimica e avere dei dati di confronto niente di più, non è legge e può essere presa in considerazione oppure no a seconda di quello che si vuole fare e dell’obiettivo che si vuole raggiungere.

Tornando invece a chi fa finta di fare le verifiche dico, vergognatevi.

Quindi miei cari improvvisati smettetela di attaccare etichette a caso senza eseguire le prove come richiesto dalla norma perché le persone rischiano la vita a causa della vostra incompetenza.

Passare 2 secondi con un anemometro a ventolina davanti a una cappa senza capire cosa si sta facendo è deleterio e sono convinto che prima o poi qualcuno più preparato di voi ve lo farà notare facendovi perdere il posto di lavoro o il cliente.

Miei cari utilizzatori di cappe, cercate di studiare ed informarvi perché è l’unica arma che avete a vostra disposizione ameno che non vi piace essere presi in giro e mettervi a rischio ovviamente.

Ma adesso parliamo dei criteri di accettazione, cosa importantissima e non da sottovalutare assolutamente

Criteri di accettazione:

Il valore medio della velocità frontale non può essere inferiore a 0,3 m/s (UNI/TS 11710).

Anche se non condivido moltissimo questo valore indicato dalla norma tecnica UNI/TS 11710 in quanto ti ricordo che non è una legge e quindi sarà sempre a carico del responsabile l’incolumità dei propri collaboratori.

Questo per dire che se si lavora con sostanze molto volatili e cancerogene ad esempio e magari in quantità industriali, ti consiglio di avere una velocità minima almeno intorno ai 0,45/0,55 m/s

Questo perché la velocità di 0,3 m/s rischia di essere molto bassa al fine di garantirti un contenimento, soprattutto in caso di passaggio operatori, apertura finestre e porte o anche dell’impiego di un semplice split dell’aria condizionata.

Il mio consiglio è sempre lo stesso, analizza per bene la tua situazione o quella dei tuoi colleghi e poi redigi un’attenta valutazione dei rischi che corri quando impieghi la tua cappa chimica così da decidere anche a quale velocità di aspirazione impostare la soglia minima di sicurezza.

0,3 m/s è un valore generico che in alcuni casi potrebbe andare bene ed in altri assolutamente no.

Se ad esempio lavori con polveri potrebbe essere utile evitare di avere forti velocità sul fronte cappa chimica che rischierebbe di portare via il prodotto.

Ma se lavori con sostanze volatili cancerogene come dicevamo prima, ti consiglio velocità più elevate.

Ps con elevate non intendo a 2 m/s.

Spesso ci sono clienti che pensano di poter posizionare un motore di un’aereo per aspirare la propria cappa.

Non ci siamo proprio.

Ad ogni modo, lo scarto tipo tra i valori rilevati nei punti che ti ho indicato prima, deve rimanere al di sotto di 0,05 m/s mentre si consiglia di evidenziare scostamenti superiori a 0,1 m/s tra i valori puntuali e il valore medio calcolato.

In aggiunta al criterio di accettazione ufficiale definito dallo standard tecnico e delle normative UNI EN14175 e dalla UNI TS 11710, possono essere eseguite ulteriori valutazioni di carattere qualitativo sulla correlazione tra i valori di velocità frontale e la tipologia di sostanze lavorate espressa in funzione della specifica pericolosità.

Gli intervalli applicabili per le specifiche lavorazioni vengono valutati sul dato medio della velocità riscontrato sulla griglia e in funzione dei range di riferimento della tabella UNICHIM, della guida INAIL o delle specifiche tecniche definite dal fornitore.

Ci tengo a precisare che

I valori rilevati nel corso delle attività in campo da parte di qualsiasi tecnico verificatore, rappresentano una mera “istantanea” dell’operatività della cappa e sono riferibili al momento di esecuzione della verifica stessa.

In dettaglio, i valori di velocità frontale rilevati nel corso della verifica oggetto della documentazione rilasciata dal tecnico al termine delle attività, sono associabili esclusivamente a quella specifica configurazione della cappa e riferibili a quel preciso lasso temporale.

I valori di velocità frontale sono infatti soggetti a variazioni in funzione delle lavorazioni eseguite, come ad esempio:

  • della percentuale di occupazione del piano di lavoro
  • presenza di eventuali porte, finestre o split aria condizionata
  • presenza o meno di personale nella stanza
  • eventuali depressioni o pressioni dei locali controllati

e di altre variabili che tendono sistematicamente a modificare il profilo fluidodinamico dell’apertura frontale.

Al fine di definire una corretta velocità di aspirazione è necessario accertarsi in via preventiva del carico di lavoro della cappa, delle sostanze utilizzate e dei corrispondenti quantitativi trattati.

Solo a seguito della disponibilità dei parametri esposti, potrà essere individuato un valore di velocità di aspirazione consigliabile che sia compatibile con le modalità operative di riferimento.

La TechnoCappe non si ritiene responsabile in alcun modo di associazioni errate tra la velocità di aspirazione e le sostanze manipolate in quanto potrebbero variare da un giorno all’altro.

Rimane quindi a chi di competenza vigilare in tal senso e indicare quali velocità riscontrare sul fronte cappa e anche a quale altezza dovrà essere posizionato il vetro frontale SASH

Spesso si sottovalutano tali considerazioni e viene lasciato il compito alle aziende di assistenza tecnica che dovrebbero essere qualificate e preparate al punto di dare delle giuste indicazioni

Ma purtroppo questa non è la realtà, in quanto il più delle volte vengono da te tecnici incompetenti e non qualificati che non hanno la minima idea di quello che ti ho appena descritto

Spero ti siano state utili queste informazioni e nel caso ti ricordo che su CHIZARD potrai trovare importanti spunti utili sule cappe chimiche e biohazard

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