Usi una cappa chimica? Scopri se sei in uno stato di Disosmia e come uscirne
Quindi lavori in un laboratorio
magari da molti anni ma non
hai mai sentito parlare di Disosmia?
Se ti trovi ad utilizzare delle sostanze chimiche per le tue lavorazioni come posso immaginare
allora ti potrà essere utile capire meglio come funziona il tuo corpo e quali armi mette in campo per permetterti di continuare a fare il tuo dovere a volte anche a costo della vita purtroppo
Spesso io parlo di SICUREZZA APPARENTE
E’ appunto quella sicurezza “finta” che ci fa vivere sereni , spesso ignari di quello che sta accadendo intorno a noi ,
che ci permette di fare cose che non faremmo mai se pensassimo di essere in pericolo
Mai
Ti avevo già parlato tempo fa in un precedente articolo del film che non smetterò mai di citare
” con il fiato sospeso “???
è per me fonte di grande ispirazione e motivazione
a continuare a fare informazione e combattere contro chiunque decida di mettersi sul mio cammino
ostacolando la mia divulgazione di informazione.
se non hai ancora letto l’articolo o visto il video (strappalacrime) per i più sensibili, clicca qui
Ora veniamo a noi perché non è mia intenzione spaventarti, quindi prima di spiegarti cosa è la disosmia voglio spiegarti cosa è l’anosmia.
ANOSMIA
In pratica l’anosmia è la perdita totale della capacità di percepire gli odori
Può essere transitoria o permanente, congenita o acquisita e consegue, di solito,
a malattie di tipo respiratorio, in particolare a carico del tratto nasale
La perdita totale dell’olfatto può anche essere causata da un trauma cranico,
dalla Malattia di Parkinson, dalla Malattia di Alzheimer e da alcune neoplasie cerebrali
Nel caso di anosmia congenita le cause si possono rintracciare nella sindrome di Kallmann
attribuita alla mancata formazione del lobi olfattori dell’encefalo ed alla malattia di Refsum
nella quale la perdita dell’olfatto si associa a retinite pigmentosa. (wikipedia)
DISOSMIA
Invece la disosmia è l’alterazione delle percezioni dell’olfatto di tutti gli odori.
L’origine di questa patologia può essere fatta risalire a lesioni centrali encefaliche
o periferiche a carico del neuroepitelio
La disosmia può essere meglio definita come il risultato della disfunzione dell’organo olfattivo
comunque verificatasi. (wikipedia)
Quindi che significa?
Ti faccio un’esempio molto semplice, ti ricordi quegli omini che si attaccavano dietro i camion dell’immondizia
e che saltellavano giù per caricare i cassoni e poi ripartivano?
Ti ricordi quello sgocciolare di liquidi putridi che lasciavano una scia di odore orribile ed indefinibile?
Immagino di si
Ecco, ti sei mai chiesto come potevano mai resistere quei poveri lavoratori a una costante esposizione di quegli odori?
La disosmia
Il fatto di essere tutti i giorni sottoposti a quegli orribili odori nauseabondi ha fatto resettare il loro cervello
al punto che divenissero quasi impercettibili
Il corpo umano è una macchina complessissima e stupefacente ma questo spesso può mettere a serio rischio
Ora immaginati tu, all’università o nel tuo laboratorio il primo giorno di lavoro hai sentito degli odori?
Il giorno dopo meno? E poi sempre meno?
Probabilmente anche tu non farai più caso alla presenza o meno di certi odori pensi siano svaniti magicamente?
Ecco di questo sto parlando
Il problema ovviamente è che se sei un’operatore di cappe molto probabilmente
manipoli sostanze chimiche un tantinello più pericolose che generano dei vapori tossici o potenzialmente tossici
che non sono proprio dei semplici odori flautolenti come quelli di un cassone.
Non voglio spaventarti, solo farti capire per bene una cosa importante
che tutto quello che non si vede e non si sente non è detto che stia facendo bene a te o agli altri.
Ecco perché l’intervento di un’assistenza tecnica esterna che viene a farti le manutenzioni una volta l’anno
può anche aiutarti a capire se tutto stà procedendo per il meglio perché si accorgerà subito se ci sono degli odori nell’aria
( ovviamente significa che l’ambiente è saturo se si sentono così tanto quindi spero non sia propriamente così)
Il mio consiglio è quello di far arieggiare il laboratorio dove possibile ma soprattutto ,
se ti trovi ad utilizzare una cappa chimica a ricircolo (DUCTLESS) con la presenza di carboni attivi e che non è canalizzata all’esterno dell’edificio ,
fai attenzione affinché i filtri siano quelli adeguati perché non puoi essere certo
che tu ti accorga che le sostanze non vengono trattenute se qualcuno ti monta dei carboni non adatti.
Ho scritto articoli anche sullec appe chimiche Ductless e sui carboni attivi,
leggili perché è importante che tu sia preparato al fine di prevenire e non curare.
Ad ogni modo non preoccuparti , se ti trovi in questa situazione di disosmia,
devi fare un reset al tuo cervello prendendoti una sana boccata d’aria in un bosco o al mare per qualche giorno.
Ma se poi al tuo rientro senti ancora dei forti odori nel tuo laboratorio
e continui a viverci giorno dopo giorno senza intervenire o cercare una soluzione,
sai già quello che accadrà giusto?
Ricadrai nuovamente nella disosmia e sarai punto e a capo ,
pensando che tutto stia andando per il verso giusto.
Sicurezza Apparente appunto.
Cosa fare quindi?
Affidati solo a te stesso prima di tutto, formati ed informati
manutieni le tue cappe nel modo corretto
e da un’azienda seria e corretta nonché preparata e sensibilizzata a tali tematiche
così da avere un valido supporto nel tempo.
Adesso un bel respiro e torna a lavorare…
non ho detto trattieni il respiro e torna a lavorare… sono due cose ben diverse.
ciao e buon proseguo
Fabrizio Cirillo