Quali NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva

Ciao, questo articolo credo sia fondamentale perché per la prima volta spiego anche quali cappe e attrezzature da laboratorio non sono assolutamente definite DPC ovvero Dispositivi di protezione collettiva
Ti vado a riportare un rapido elenco di alcuni che non sono proprio dei DPC
Attenzione… Di seguito quelli che NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
- Cappe per biologia (Clean Bench, Banchi sterili a flusso orizzontale)
- Bracci Aspiranti con aspirazione localizzata
- Cappe aspiranti in legno o altri materiali non ignifughi (in genere con più di 20 anni)
- Cappe aspirazione calore
- Armadietti generici
- Incubatori
Molti confondono quelli sopra elencati come DPC (Dispositivi di protezione collettiva) ma in realtà sono semplici attrezzature da laboratorio
Non possono e non devono essere utilizzate con materiale patogeno in quanto non possono garantire la sicurezza dell’operatore e dell’ambiente ma soltanto del prodotto
Quando cerco di spiegare ai miei clienti questa cosa vedo i loro occhi annebbiarsi e non capire più niente perché convinti che la loro cappetta o braccio aspirante fosse un DPC e in realtà non è così con tutto quello che ne consegue
Ti ricordo che un’attenta valutazione dei rischi in laboratorio è fondamentale così quanto sapere e indicare precisamente quale è il DPC più idoneo da utilizzare nel caso specifico a secondo della manipolazione che viene eseguita
Conoscere la propria cappa da laboratorio anche se non è un vero e proprio DPC potrà permetterti di salvaguardarti qualora dovessi per forza di cose lavorare con quella attrezzatura da laboratorio
Premetto che io non vendo dispositivi di protezione collettiva ne tanto meno le attrezzature da laboratorio ed ecco perché spiego ai miei clienti come funzionano le loro cappe aspiranti o cappe sterili così da utilizzarle al meglio
ma andiamo a vederle nel dettaglio così magari scopri di Non avere a disposizione un DPC e riesci anche a capirmi quando ti dico che sarebbe preferibile tu lo abbandonassi nell’immediatezza qualora la tua lavorazione dovesse volgere su patogeni o sostanze chimiche cancerogene ad esempio
NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
I. ) Cappe per biologia (Clean Bench, Banchi sterili a flusso orizzontale)
Le cappe più diffuse soprattutto nei laboratori analisi sono state proprio le cappette per biologia
Cappe in genere molto piccole che attualmente possono essere utilizzate solo per semplici colture cellulari
In pratica queste cappe le puoi utilizzare solo ed esclusivamente se hai necessità di un flusso laminare verticale sterile e quindi garantire il risultato del tuo prodotto manipolato
Assolutamente non è idonea per utilizzo di patogeni di qualsiasi tipo, non puoi usarla per manipolare Virus e Batteri ne per radioattivi ne tanto meno per preparazione di chemioterapici o similari
Insomma meno ci fai con questa cappa meglio è
Queste sono le cappe che si definiscono in classe 100
Un’altra cosa importante, quantomeno per le cappe sterili o clean bench, non puoi modificarle e non basta mettere un pezzetto di plexiglass sul fronte per farle sembrare una cappa biohazard
Ti dico questo perché qualche furbacchione con l’ausilio di qualche assistenza tecnica compiacente ha fatto questo genere di modifiche assurde e inconcepibili pensando di risolvere
Sarebbe come mascherare la tua vecchia panda con adesivi della ferrari e magari montargli il cavallino sul muso
Peccato ma non diverrà mai una ferrari ma una panda camuffata alla meno peggio da ferrari
Ho passato il concetto?
Quindi non pensarci nemmeno, non alterare mai le cappe da laboratorio e non potrai mai sostituirti in alcun modo agli enti certificatori
Poi ci sono le cappe a flusso laminare orizzontale (HLF) in genere usate per la procreazione medicalmente assistita
Si proprio nelle cliniche per inseminare gli ovuli e far avere i figli alle coppie che non possono averli
Spesso però non le verificano e non le manutengono nel modo adeguato ma questa è un’altra storia, sappi che le cappe con flusso d’aria che ti spara in faccia
NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
Ti generano un flusso d’aria sterile sul fronte direttamente sul piano di lavoro perché è fondamentale che il prodotto sia garantito grazie al flusso d’aria sterile ma niente di più
Penso ti sia facile comprendere che se ti spara dell’aria in faccia probabilmente non puoi lavorare con dei patogeni giusto?
Ecco allora non è un DPC, non salvaguarda te e non salvaguarda la collettività ma solo il prodotto
NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
II.) Bracci Aspiranti con aspirazione localizzata
Ecco qui un’attrezzatura da laboratorio diffusissima, i bracci aspiranti con aspirazione localizzata
In genere si presentano con cappellotti di circa 30/35cm trasparenti e sono collegati a dei motori aspiranti e delle volte connessi a un box filtri contenente carboni attivi
Questi bracci aspiranti NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
Possono essere comodi per localizzare un’aspirazione in un punto preciso
Ad esempio ho un cliente che ha la necessità di scaldare dei fanghi misti a diesel con dei fornelli e poi analizzarli al microscopio, l’operatore mette la testa direttamente sul diesel che genera moltissimi vapori e rischia di respirarseli tutti
Ecco che una cappa chimica sia essa ducted che ductless rischia di non riuscire a svolgere la funzione di prevenzione e potrebbero farlo dei bracci aspiranti localizzati che riuscirebbero ad intercettare i vapori prima che l’operatore divenga un filtro umano
Esistono anche bracci aspiranti carrellati, con un sistema integrato di filtrazione molecolare apposito ma ti ricordo che i carboni a ricircolo devono essere necessariamente sostituiti e con la giusta frequenza
Più sono piccoli i carboni attivi e meno durano nel tempo perché hanno meno superficie adsorbente purtroppo ma se manutenuti in modo adeguato possono essere di aiuto
Se hai grande quantità di vapori da gestire ti consiglio un’attenta analisi del sistema stesso del laboratorio con ricambi orari notevoli e immissione di aria pulita
NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
III. ) Cappe aspiranti in legno o altri materiali non ignifughi
Le cappe aspiranti in legno sono le più famose di tutte, non puoi sbagliarti, se hai una cappa aspirante con struttura in legno o altro materiale non ignifugo sicuramente non è stata costruita secondo la UNI EN 14175 e quindi non è consigliabile definirla come una cappa chimica
Le cappe aspirante in legno quindi è preferibile non considerarle come dpc, dispositivi di protezione collettiva
Per i più pignoli, potremmo anche dire che in realtà una cappa aspirante vecchia potrebbe essere considerata un DPC ma che presenta caratteristiche
strutturali e tecniche difformi alle attuali norme tecniche in essere come la EN14175.
In pratica non sono dei dispositivi allo stato dell’arte e questo può essere un grande problema per il datore di lavoro che ha l’obbligo di dotare i propri lavoratori
di strumentazione e dispositivi di protezione collettiva allo stato dell’arte
Ci sono cappe aspiranti molto vecchie che sono però state costruite da aziende valide che avevano previsto alcuni accorgimenti come:
- il piano a fondo cappa (back Buffle)
- i blocchi salva dita/polsi
- dei blocchi di apertura massima del vetro frontale
- oppure dei piani di lavoro lisci e non in gress porcellanato
- qualcuno già 20 anni fa aveva inserito un manigliore stondato per agevolare i flussi e per la sicurezza
Insomma, non tutte le cappe sono uguali ed identiche e potremmo pensare anche a delle cappe molto vecchie con eccezioni
In linea di massima però le cappe molto vecchie e soprattutto in legno non hanno neanche questi accorgimenti e quindi sarebbe bene non
classificarle come DPC appunto
Ad ogni modo, le cappe aspiranti molto vecchie
le puoi utilizzare per aspirare odori, manipolare ad esempio urine e fare analisi su di esse o per scopi didattici ma non puoi utilizzarle per sostanze chimiche tossiche o cancerogene ne tanto meno sostanze chimiche infiammabili come i solventi
Purtroppo se hai una cappa aspirante in legno devi declassarla e avviare le pratiche per comprare delle cappe chimiche nuove che siano dei DPC veri e propri
Le università Italiane sono ancora piene di queste cappe aspiranti in legno e purtroppo i soldi scarseggiano lo sappiamo bene tutti ma è fondamentale che tu conosca i rischi che corri e che fai correre a ragazzi ignari e disinformati
Quando poi c’è un incidente o peggio un infortunio, davanti al procuratore generale di Milano il Dr. Ascione ci finisci tu e tutti quelli coinvolti nella prevenzione della sicurezza
Sei sicuro che vuoi portare davanti al Magistrato la tesi che non avevi i soldi?
Intanto fallo presente a chi di dovere e inizia ad adoperarti
Fai fare un controllo da parte di tecnici esperti in validazione di cappe chimiche che sicuramente ti declasseranno la cappa ma quanto meno avrai una pezza di appoggio e farai capire che ti stai muovendo
Se hai bisogno di un’assistenza tecnica non preoccuparti puoi sempre scaricarti la guida per torvarla
oppure contattare la www.techonsrl.it
In ogni caso, troverai articoli interessanti su www.chizard.it dove spiego molto bene perché non usare le cappe aspiranti e qualche trucchetto per agevolarti il compito o migliorare la tua condizione
NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
IV. ) Cappe aspirazione calore
Le cappe aspira calore sono praticamente simili alle cappe aspiranti in legno e spesso presentano strutture in legno
In genere sono poste in alto e non hanno neanche dei vetri laterali
Assomigliano moltissimo alle cappe da cucina dei ristoranti, anzi possono essere usate solo in tale ambito credimi
Ad ogni modo valgono le considerazioni appena fatte e NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
V. ) Armadietti generici
Dai su non mi far dilungare nemmeno sugli armadietti che non presentano ne aspirazione ne filtri e sono fatti con quattro legni
Ti prego dimmi che non hai mai pensato che questi potessero essere dei DPC
ad ogni modo te lo confermo per sicurezza, gli armadietti generici NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
Li puoi utilizzare per materiale generico, non per stoccaggio di solventi o acidi e basi
ne tanto meno per cancerogeni come la formaldeide o altre sostanze pericolose
Sarebbe come stivarli nella dispensa di casa tua
Metteresti un flacone di acidi nella tua dispensa? penso di no giusto?
Allora non farlo neanche in laboratorio
Strutture non costruite appositamente per resistere a tali sostanze vengono intaccate ad esempio ma soprattutto non vengono contenute in caso di incidenti
E credo tu non voglia essere la causa del tuo male quindi lascia stare e comprati un armadio di sicurezza idoneo e normato
NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
VI. ) Incubatori
Lo aggiungo qui ma spero che nessuno me ne voglia, ho sentito dire a qualcuno che gli Incubatori
sono dpc nooooooooooooooooooooo
gli incubatori NON sono DPC Dispositivi di protezione collettiva
punto e basta!
Ti consiglio di leggere gli articoli correlati per capire quali sono in realtà i DPC ,dispositivi di protezione collettiva che puoi usare e quali caratteristiche presentano, utilizzabili per patogeni o sostanze cancerogene
eccoti i link:
Prevenzione del rischio biologico con DPC – Dispositivi di Protezione Collettiva
Prevenzione del rischio chimico con DPC – Dispositivi di Protezione Collettiva
ciao e buona lettura
Fabrizio Cirillo
Il Boss delle Cappe









Maria Rosaria Carcano
15 Aprile 2018 at 9:33
Salve vorrei chiederle una consulenza a pagamento ovviamente. Nonostante vessi letto abbastanza sul tipo di cappe ed DPC e DPI so di non avere una preparazione idonea che mi dia sicurezza sul giusto operare , come per l’impianto di UTA, condizionamento c’e Un enorme pressapochismo . Ho un piccolo laboratorio in farmacia, ma mi capita di lavorare anche qualche itotossico, no n sterile ma capsule generalmente . Aspetto ora una sua risposta
Fabrizio Cirillo "il Boss delle Cappe"
11 Maggio 2018 at 11:24
Salve Dott.ssa Carcano, la ringrazio per la considerazione e per seguire il mio portale.
Può scrivermi in privato all’indirizzo info@chizard.it dove le chiederei di spiegare nel dettaglio la sua attività e necessità così da capire come posso aiutarla e supportarla.
Le anticipo che il mio compito è quello di supportare i clienti e aiutarli nella scelta giusta di una cappa che sia per loro quanto più possibile
idonea al lavoro che dovranno svolgere.
In nessun caso io vendo direttamente le cappe chimiche o cappe biologiche, proprio perché voglio poter mantenere questa mia indipendenza di giudizio e poter consigliare al meglio i miei clienti.
La ringrazio per ora e attendo sua comunicazione.
Cordiali saluti e nel frattempo può vedere qualche video sul nostro canale youtube 😉