Dispositivi di protezione individuale – DPI
I Dispositivi di protezione individuale (DPI) esistevano già nel medioevo
dove i soldati che dovevano scendere in guerra erano dotati di armature protettive più o meno spesse a seconda del ruolo che avevano in battaglia
ad esempio gli arcieri che si limitavano a scoccare frecce dalle retrovie difensive avevano la necessità di essere agili e leggeri anche perché non dovevano trovarsi faccia a faccia con il nemico è se questo accadeva significava che la battaglia era persa
invece i soldati in prima linea erano ben bardati con armature molto pesanti capaci di sopportare i colpi eventuali dei nemici
ecco immagina che oggi giorno il tuo DPI ( dispositivi di protezione individuale )
sia come l’armatura usata nel medioevo dai soldati, per proteggersi dai rischi esterni dovuti ad eventuali colpi dei nemici
prima di procedere diamo la definizione di DPI (Dispositivi di protezione individuale)
Con il termine dispositivi di protezione individuale (acronimo DPI) si intendono i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l’indossi o comunque li porti con sé, da rischi per la salute e la sicurezza, sia in ambito domestico, sia in ambito sportivo, sia in ambito ricreativo e, ovviamente, in campo lavorativo. D.Lgs. 475/92] – fonte wikipedia
Anche tu nel tuo laboratorio prima di iniziare il tuo lavoro dovrai ponderare quali DPI ( dispositivi di protezione individuale ) dovrai utilizzare per migliorare la tua protezione proprio come i soldati facevano prima di scendere in battaglia
ancora oggi sento operatori che dicono che gli occhiali gli danno fastidio, che i guanti sono fastidiosi o che i camici non servono perché rato devono fare delle piccole lavorazioni
immaginate se un soldato poteva scendere in battaglia senza elmo o senza maglia metallica o armatura perché fastidiose o pesanti?
inizi a capire di cosa sto parlando!?
immagino di sì, i DPI ( dispositivi di protezione individuale )sono la tua armatura e non puoi pensare di non utilizzarli anzi dovresti esigerli quando non ci sono perché sono a conoscenza di realtà in cui non vengono proprio acquistati
quindi se li hai anche solo per rispetto verso te stesso oltre che gli altri usali
ma vediamo nel dettaglio quali possono essere i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) perché possono servire a proteggere varie parti del corpo
abbiamo quindi:
- dispositivi di protezione individuale degli arti superiori
- dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie
- dispositivi di protezione individuale dell’udito
- dispositivi di protezione individuale della testa
- dispositivi di protezione individuale degli occhi
- dispositivi di protezione individuale degli arti inferiori
- dispositivi di protezione individuale per cadute dall’alto
- dispositivi di protezione individuale del corpo
- dispositivi di protezione individuale per la pelle
- dispositivi di protezione individuale per la visibilità
Vi sono dei veri e propri obblighi da parte del datore di lavoro per il corretto impiego dei DPI
come al solito non ha senso riscrivere i concetti che già sono ampiamente trattati da fonti attendibili come wikipedia e quindi mi limiterò a riportare quanto descritto
Il datore di lavoro ai fini della scelta dei DPI ( dispositivi di protezione individuale ): effettua l’analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere evitati con altri mezzi; individua le caratteristiche dei DPI ( dispositivi di protezione individuale ) necessarie affinché questi siano adeguati ai rischi di cui alla lettera a), tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI ( dispositivi di protezione individuale ); valuta, sulla base delle informazioni e delle norme d’uso fornite dal fabbricante a corredo dei DPI ( dispositivi di protezione individuale ), le caratteristiche dei DPI ( dispositivi di protezione individuale ) disponibili sul mercato e le raffronta con quelle individuate alla lettera b); aggiorna la scelta ogni qualvolta intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione.
Il datore di lavoro, anche sulla base delle norme d’uso fornite dal fabbricante, individua le condizioni in cui un DPI ( dispositivi di protezione individuale ) deve essere usato, specie per quanto riguarda la durata dell’uso, in funzione di:
- entità del rischio;
- frequenza dell’esposizione al pericolo;
- caratteristiche del posto di lavoro di ciascun lavoratore;
- prestazioni del DPI ( dispositivi di protezione individuale ).
Il datore di lavoro, sulla base delle indicazioni del decreto di cui all’articolo 79, comma 2, fornisce ai lavoratori DPI ( dispositivi di protezione individuale ) conformi ai requisiti previsti dall’articolo 76.
Il datore di lavoro:
- mantiene in efficienza i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) e ne assicura le condizioni d’igiene, mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante;
- provvede a che i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) siano utilizzati soltanto per gli usi previsti, salvo casi specifici ed eccezionali, conformemente alle informazioni del fabbricante;
- fornisce istruzioni comprensibili per i lavoratori;
- destina ogni DPI ( dispositivi di protezione individuale ) ad un uso personale e, qualora le circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI ( dispositivi di protezione individuale ) da parte di più persone, prende misure adeguate affinché tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori;
- informa preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI ( dispositivi di protezione individuale )lo protegge;
- rende disponibile nell’azienda ovvero unità produttiva informazioni adeguate su ogni DPI ( dispositivi di protezione individuale );
- stabilisce le procedure aziendali da seguire, al termine dell’utilizzo, per la riconsegna e il deposito dei DPI ( dispositivi di protezione individuale );
- assicura una formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI ( dispositivi di protezione individuale)
In ogni caso l’addestramento è indispensabile:
-
per ogni DPI ( dispositivi di protezione individuale )che, ai sensi del decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, appartenga alla terza categoria;
-
per i dispositivi di protezione dell’udito. – fonte wikipedia
per quanto riguarda il laboratorio e l’utilizzo con cappe chimiche o cappe biologiche troviamo ad esempio come DPI (dispositivi di protezione individuale) :
- guanti
- mascherine
- maschere facciali o semi facciali
- maschere filtranti
- camici
- tute
- manicotti
- occhiali
- cuffia
- copri scarpe
insomma ve ne sono veramente moltissimi, in genere sono tutti quelli che ti proteggono da eventuali rischi derivanti dall’esterno
Vorrei soffermarmi su alcuni in particolare utilizzati anche da noi tecnici che ci occupiamo di assistenza tecnica delle cappe eseguendo le manutenzioni
ah non lo sapevi!?
Certo che anche noi dell’assistenza tecnica siamo obbligati e soggetti all’utilizzo dei corretti DPI ( dispositivi di protezione individuale )
Anzi noi dell’assistenza tecnica sulle cappe siamo i più soggetti a rischio biologico e rischio chimico
infatti se un’assistenza di DPC ( dispositivi di protezione collettiva ) non è sensibile a tali materie non solo rischierà moltissimo ma metterà a rischio anche te , i tuoi colleghi nonché la tua famiglia
Ecco perché cerco sempre di far aprire gli occhi a chi commissiona una manutenzione sulle cappe, quantomeno di esigere dall’assistenza tecnica che interviene, di avere e utilizzare nel modo corretto i proprio DPI ( dispositivi di protezione individuale )
se questo non accade di default preoccupati perché la tua azienda di assistenza DPC ( dispositivi di protezione collettiva ) sarà la prima a metterti a rischio
detto questo, quali sono i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) che devono essere usati da un’assistenza di manutenzione di cappe da laboratorio!?
la risposta più corretta sarebbe:
DIPENDE
Si perché dipende dal tipo di intervento che va eseguito, dal tipo di cappa sul quale si esegue la manutenzione , dal tipo di filtri che sono presenti all’interno e così via
ad esempio se si esegue un semplice intervento di manutenzione programmata atta alla sola verifica della corretta funzionalità delle prestazioni della cappa
allora il tecnico può usare anche semplicemente un camice ( meglio se usa e getta ) guanti in lattice e nel caso una mascherina per lieve protezione di quelle uso chirurgico, quanto meno per evitare che il tecnico stesso contamini una cappa biologica lui stesso con i suoi fluidi
devi immaginare che anche solo un colpo di tosse può contaminare un’ambiente sterile
immagina invece uno starnuto che viaggia anche a 90 km/h
con una vaporizzazione in micro goccioline di potenziali batteri che iniziano a viaggiare per tutto il laboratorio cosa può combinare all’interno di un laboratorio che ha necessità di un minimo di sterilità
ho reso l’idea?
spero di sì
questo per dirti che è vero che il tecnico non si espone lui a rischi ma poi mette te e il tuo ambiente di lavoro a rischio
quindi esigi determinati accorgimenti e limiterai i problemi
INVECE SE SI PARLA DI SOSTITUZIONE FILTRI HEPA o a CARBONI ATTIVI da parte di un’assistenza tecnica che deve eseguire una manutenzione sulle cappe, quali DPI ( dispositivi di protezione individuale ) devono essere utilizzati?
in questo caso le cose si complicano perché il tecnico nel momento in cui deve aprire la cappa si mette a rischio a tutti gli effetti
immaginiamo il caso di una cappa di sicurezza biologica ( biohazard )
che lavora con HIV o altri virus e batteri in generale
ecco che il tecnico se non correttamente formato ed informato sia all’utilizzo dei DPI che alle corrette procedure di sostituzione filtri
diventa un’arma lui stesso
Partiamo dal presupposto che la cappa con filtri HEPA all’interno debba prima essere decontaminata totalmente ( obbligatorio )
dopo aver decontaminato la cappa quindi il tecnico che ha indossato i giusti DPI ( dispositivi di protezione individuale ) quali
– tuta massima protezione tipo M3 o Tyvek protezione III cat 5 ( di quelle che non fanno trapassare neanche le nanoparticelle)
utilizzando anche il cappuccio già presente per proteggere i capelli che rischiano di attrarre le particelle di polvere che eventualmente dovessero svolazzare in seguito dell’apertura della cappa
– guanti in lattice meglio se doppi guanti possibilmente così da cambiare il guanto più sporco e potenzialmente contaminato preservando il guanto immediatamente sotto
– occhiali protettivi rigidi
– maschera protettiva per polveri sottili ( nanoparticelle ) del tipo FFP3 da cambiare dopo un uso prolungato o sudore
in questo caso è consigliata una buona rasatura della barba così da far aderire la mascherina al meglio sul viso
– sovra scarpe per evitare di portare in giro polveri che potrebbero cadere sul pavimento durante la fase di sostituzione filtri, soprattutto dei filtri più grandi di 1220mm che sono molto complicati da sostituire
E SE LA CAPPA PRESENTA DEI CARBONI ATTIVI QUALI DPI ( dispositivi di protezione individuale ) SI DEVONO UTILIZZARE?
Bhe in questo caso non si tratta più di un rischio dovuto a polveri sottili anche se i carboni stessi potrebbero generare un sollevamento di polveri se sbattuti
ad ogni modo il rischio maggiore è dovuto ad eventuali vapori e sostanze chimiche che sono stati trattenuti dai carboni attivi
quindi rimane tutto quello detto prima
in piú consiglio l’utilizzo di maschere semi facciali con filtrazione a carboni attivi soprattutto in caso di sostituzione filtri su cappe chimiche che lavorano con Formalina che sprigiona vapori di formaldeide
in quanto cancerogena per l’uomo
con la maschera facciale o semi facciale l’operatore ha la massima protezione per le vie respiratorie lavorando in totale sicurezza
al termine di tale manovra di sostituzione dei filtri Hepa e carboni attivi il mio consiglio è quello di gettare tutti i kit DPI ( dispositivi di protezione individuale ) utilizzati per la lavorazione
se l’assistenza tecnica non compie questo gesto, sinceramente avrei qualche dubbio che vi sia la famosa sensibilità di cui parlavamo inizialmente ricordi!?
immagina se un soldato come nel medioevo dopo aver combattuto in una battaglia ritornasse a casa e lasciasse la sua armatura sporca di sangue con i fori o rotture dovute ai colpi inferti dai nemici e così via
e poi indossare la medesima armatura nella battaglia successiva mettendosi a rischio
ecco non credo che era una prassi
anzi immagino che cercavano di ripristinare la loro armatura che ovviamente non poteva essere gettata per ovvie ragioni
i kit DPI ( dispositivi di protezione individuale ) invece soprattutto se dovessero strapparsi o contaminarsi metterebbero a rischio sia l’operatore stesso nell’intervento successivo che eventuali colleghi nella sua azienda portando tali DPI sporchi in azienda
ma soprattutto gli stessi clienti dove successivamente si troverà a intervenire
Hai mai sentito parlare di contaminazione crociata?
ecco questo è il caso in cui, se i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) vengono riutilizzati possono essere potenzialmente il veicolo per la contaminazione crociata
così come anche i ferri stessi del tecnico ( come cacciavite o altro ) possono causare questa contaminazione crociata
QUINDI DA COSA PROTEGGONO PRECISAMENTE QUESTI DPI ( dispositivi di protezione individuale )?
da eventuali rischi diretti come:
- – contatto diretti
- – taglio
- – iniezione
- – ingestione accidentale
INVECE I DPC ( dispositivi di protezione collettiva) ?
I dispositivi di protezione collettiva servono per proteggersi dal
RISCHIO DI INALAZIONE
ecco perché i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) devono essere usati in concomitanza con i DPC ( dispositivi di protezione collettiva)
INVECE I TECNICI DI LABORATORIO QUALI DPI ( dispositivi di protezione individuale ) DEVONO USARE?
il tecnico di laboratorio che opera sotto cappa dovrà usare i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) più idonei secondo la lavorazione che dovrà eseguire
si spera che in questo caso ci sia un’attenta analisi preventiva da parte dell’ RSPP che dopo aver valutato la situazione lavorativa e redatto il DVR (documento di valutazione dei rischi interni)
dispone l’uso dei corretti DPI ( dispositivi di protezione individuale ) per gli operatori secondo la tipologia di manipolazioni che dovranno essere seguite
Diciamo che l’utilizzo di camici, guanti , occhiali e mascherina dovrebbero essere pressoché obbligatori
Se questa indicazione non avviene avrei qualche dubbio al riguardo
e ti consiglierei di approfondire perché forse non c’è stata un’attenta analisi iniziale da parte dell’RSPP, non è fattibile infatti che tu da solo decida in piena autonomia quali DPI utilizzare o meno
Potresti per assurdo eccedere in termini di protezione auto generando stress che non aiuta le fasi lavorative, anzi che potenzialmente potrebbero aumentarne il rischio
Ad esempio, per estremizzare il concetto
Mettiamo il caso in cui tu debba fare delle leggere lavorazioni con culture e sporadicamente lavorare (avendo la cappa idonea biohazard) con dei virus o batteri
e decidessi in piena autonomia di utilizzare una tuta da scafandro come questa tutti i giorni:
Capisci da solo che non sarebbe praticabile.
Questa ad esempio è una condizione in cui tuoi colleghi al Sacco di Milano
dove sono stati dotati di DPI adeguati per il rischio che potrebbero correre in quanto lavorano con l’EBOLA
ed ecco che entrando in gioco un’attenta valutazione dei rischi in questo caso specifico il DPI dovrà essere più che adeguato
Ma per te invece, dipende da quale lavorazione dovrai eseguire.
Ad ogni modo sappi che non è possibile in nessun caso l’utilizzo di un DPC ( dispositivi di protezione collettiva)
che sia una cappa chimica o cappa biologica
senza l’impiego di DPI ( dispositivi di protezione individuale )
ora non dico che devi usare mascherine FFP3 o tute di max protezione o scafandri
ma quantomeno i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) base sicuramente si
Se invece stai lavorando con sostanze molto pericolose allora dovranno salire di livello anche i DPI ( Dispositivi di protezione individuale ) impiegati
L’ho ripetuto alla nausea lo so, vorrei però che ti entrasse in testa l’importanza che c’è dietro questi dispositivi che potrebbero salvarti la vita quando meno te lo aspetti
Ti racconto una piccola storia che ho vissuto personalmente
Molti anni fa se ricordi, il casco per chi era maggiorenne non era obbligatorio e io non vedevo l’ora di arrivare ai miei 18 anni per poter usare il mio motorino
in tutta tranquillità senza casco e con il gel nei capelli per l’uscita pomeridiana
Quando poi ho compiuto i 18 anni invece hanno inserito la legge che il casco era obbligatorio e quindi mi sono trovato costretto a metterlo
Pochissimi giorni dopo l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del casco
un mio caro amico che stava venendo a trovarmi a casa, non ha notato un veicolo fermo in mezzo alla strada per avaria e senza neanche frenare
lo ha colpito nella parte posteriore spaccando di testa il prabrezza del motorino nonché quello della macchina rompendosi le braccia le gambe e
urtando violentemente con la testa gli hanno dovuto mettere una placca di metallo con 200 punti esterni interni per richiuderlo
Insomma una botta tremenda
Purtroppo nonostante era passata la legge, quel giorno aveva deciso di non mettersi il casco
Lui che lo metteva sempre oltretutto, magari noi ogni tanto trasgredivamo ma per lui era la primissima volta che decideva di non metterselo
perché faceva molto caldo
Quell’unica volta gli è stata fatale, per miracolo si è salvato
ma riportando tutti i traumi che ti ho citato e lasciando una cicatrice che non credo dimenticherà mai.
Ho voluto raccontarti questa storiella per dirti che i DPI sono importantissimi e che tu non puoi assolutamente sapere quando e se ti schizzerai, se uno spruzzo o un vapore dovesse fuoriuscire dalla cappa accindentalmente, se un tuo collega dovesse far cadere un boccione di acidi vicino a te o qualsiasi altra eventualità
Tu come me non hai il dono della veggenza
quindi l’unica cosa che si può fare in questi casi è la totale e sana prevenzione dai rischi potenziali utilizzando i DPI ( dispositivi di protezione individuale ) corretti e nel modo più appropriato tutti ii giorni della tua vita lavorativa.
SENZA MAI SALTARNE UNO
MAI!!
Buon lavoro e
good luck!
Fabrizio Cirillo
Il Boss delle cappe chimiche e cappe biologiche